Partecipò alla Guerra di Libia italo-turca (1911) e alla Prima Guerra mondiale (1915 – 1918). Ferito sul fronte del Carso, rimase cieco a soli 24 anni (1917). Tutta la sua vita è stata caratterizzata dal forte impegno nell'attività di assistenza, educazione e integrazione delle persone non vedenti. Fu, tra l'altro, tra i fondatori, nel 1920, dell'Unione Italiana Ciechi (U.I.C.), di cui divenne Vice Presidente Nazionale. Nel 1923 fu nominato, primo non vedente, direttore dell'Istituto Vittorio Emanuele II per fanciulli ciechi di Firenze. Successivamente (1929) partecipò alla nascita della Scuola Nazionale Cani Guida per i ciechi (unica in Italia) con sede sempre in Firenze, gestita fino al 1979 dall'UIC e trasferita poi alla Regione Toscana. Dal 1931 al 1936 ricoprì l'incarico di Direttore del nuovo Istituto Nazionale Professionale Vittorio Emanuele II, per tutti i ciechi d'Italia, nato dalla fusione dell'Istituto Ciechi per Fanciulli, e nel 1940 quello di Presidente del Comitato fiorentino dei ciechi di guerra.

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