Presentazione

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L'Istituto degli Innocenti, istituzione che per secoli si è occupata di assistenza all'infanzia abbandonata e che ancora oggi svolge funzioni di tutela dei bambini, ha realizzato questa mostra virtuale in seguito alla decisione di restaurare la lapide di commemorazione dei soldati “nocentini” caduti nella Grande Guerra, sia quelli schierati sul fronte austriaco che quelli schierati sul fronte balcanico e nordafricano. La lapide venne inaugurata l'8 giugno del 1924 e fu collocata nel Cortile degli uomini (Percorsi: La Lapide, La cerimonia, Oratori e Invitati). Con i lavori di restauro realizzati dopo l'alluvione del 1966, la lapide venne rimossa dalla sua sede per poter restituire alla “fabbrica brunelleschiana” l'aspetto originario. L'Istituto ha iniziato qualche anno fa il recupero della lapide, oggi restaurata e collocata in un nuovo spazio, nell'intento di tutelare il valore storico e culturale delle vestigia della Grande Guerra (Tema: Il restauro). Nell'ambito dell'attività di ricerca dell'Archivio storico dell'Ente, è stata ricostruita la storia dei 194 soldati i cui nomi sono incisi sulla lastra (Percorsi: Storie di vita e La corrispondenza). Il completamento di questa ricerca è avvenuto in concomitanza del Centenario della Prima guerra mondiale ed ha costituito la base preziosa per la realizzazione di questa mostra. L'Istituto ha voluto così ricordare un pezzo della propria storia e della propria “famiglia”, perché i “nocentini”, venuti al mondo senza una famiglia, erano comunque considerati dall'Ospedale come propri figli. Il ricordo di questi soldati e la ricostruzione delle loro storie hanno permesso di dare un volto e una dignità a chi ebbe la sfortuna di non conoscere la propria famiglia di origine e di vivere una vita troppo breve per crearsi degli affetti duraturi da parte di persone che avrebbero potuto ricordarli. Infine, la ricostruzione della storia della lapide e delle vite dei soldati caduti è stata anche l'occasione per conoscere l'attività assistenziale degli Innocenti in quegli anni che furono ricchi di cambiamenti nella direzione di nuove forme di assistenza nei confronti dei bambini legittimi e di quelli illegittimi (L'Ospedale e la Grande Guerra).