3. Oratori e invitati

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Perc. 3. Foto A, Il pluridecorato Isidoro Del Lungo e Monsignor Faraoni
Perc. 3. Foto A, Il pluridecorato Isidoro Del Lungo e Monsignor Faraoni

Le cerimonie legate alla commemorazione dei caduti di guerra costituivano principalmente un espediente politico per raccogliere consenso. Affinchè avessero successo e raggiungessero l'obiettivo era indispensabile da un lato la presenza di un oratore, meglio se reduce di guerra e invalido, capace di esaltare con il suo eloquio, la sua presenza e le sue ferite, le imprese dei soldati, trasformando l'atrocità della loro morte in un simbolo concreto della rinascita della patria; dall'altro occorreva un pubblico importante pronto ad accogliere questo messaggio, in quanto formato da persone che per la loro posizione condividevano questo processo di rinascita. Non era invece indispensabile la presenza dei parenti delle vittime, perché queste manifestazioni oltrepassavano il lutto privato, per glorificare l'eroismo collettivo.


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