Ugolino Fattirolli
print this pageNato a Firenze il 20 ottobre 1892. Capitano. Sopravvisse alla guerra e fu decorato con medaglia d'argento.
Note biografiche
A dì 20 ottobre 1892
Ugolino Fattirolli di genitori incogniti, nato in via Faenza n. 6 Firenze.
Giovedì a dì detto a ore 7,25 pomeridiane fu introdotto il sunnominato bambino dalla levatrice Fanny Casuscelli, dimorante in via della Mattonaia n. 25, che lo dichiarò nato il 20 ottobre 1892 a ore 6 pomeridiane da donna non unita in legittimo matrimonio. Si fece battezzare al sacro fonte della chiesa di questo Spedale e quindi si denunziò all'ufficio di stato civile del comune di Firenze. Recapito in filza 159.
- 1892 31 ottobre: a balia a latte alla Teresa, moglie di Martino Grilli del popolo di San Bartolommeo a Casore, comune Marliana.
- 1893 25 ottobre: rimesso in casa [Ospedale degli Innocenti].
- [1893 25 ottobre] consegnato alla Modesta,, vedova Martini dimorante in via dell'Albero n. 13 – piano 2, Firenze. Consegna gratuita.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini F p. 3a dal n. 447 al n. 630, 01/09/1892 – 31/12/1892, 851, s. c., [numero d'ordine 516]
Diploma del Cap. U. Fattirolli
Oggetto: stampa a colori
Anno: 1917
Descrizione: il diploma presenta una ricca e importante cornice decorata color sanguigna con una teoria di grottesche e racemi; il bordo superiore mostra al centro, entro una nicchia, una figura allegorica femminile (presumibilmente la Musica) e quello inferiore, entro uno scudo, un’altra allegoria (presumibilmente la Carità); sui bordi laterali – oltre a due ovali con ritratti all’antica – compaiono due specchiature con le titolature “Guerra Italo-Austriaca” e “Al valore militare”. All'interno della cornice l'attestazione.
Trascrizione: Giunto con la sua compagnia in rinforzo ad una colonna decimata da ripetuti assalti fatti sotto il fuoco di mitragliatrici avversarie, riuscì ad infondere nuovo ardore ai combattenti; con ardita mossa si slanciò con i suoi all'assalto per il raggiungimento dell'obiettivo assegnato alla colonna; fu arrestato presso la cresta da forte resistenza, ma al mattino successivo con nuovo ardore durante un violento contrattacco riconduceva, con superbo sforzo i suoi all'assalto della vetta. Ferito leggermente alle gambe rimaneva al suo posto. Partecipò alla cattura di prigionieri e di molto materiale da guerra.
Localizzazione: Archivio storico dell'Istituto degli Innocenti, Firenze (AOIF)
Numero inventario: 1709