Giuliano Zafferi
print this pageNato a Firenze il 12 aprile 1886 – Disperso il 14 ottobre 1916. Soldato di fanteria
Note biografiche
Iesus, Maria, Ioseph
A dì 13 aprile 1886
Giuliano Zafferi di genitori incogniti
Martedì a dì detto alle ore 7,40 pomeridiane fu introdotto il sunnominato bambino dalla levatrice Giuseppa Sgarugli, dimorante in via Pietrapiana n. 53 - piano 3°, che lo dichiarò nato il 12 aprile 1886 da donna non unita in legittimo matrimonio. Era stato battezzato all'oratorio di San Giovanni coi nomi di Giuliano, Leone, Pilade, Maria ed il cognome di Rosai. Si denunziò all'ufficio di stato civile del comune di Firenze col nome e cognome che sopra. Recapito filza 153 n. 207.
- 1886 14 aprile: a balia a latte alla Elisabetta, moglie di Luigi Camporesi del popolo di San Martino a Premilcuore, comunità detta.
- 1887 5 novembre: eran tornati nel popolo di Santa Maria in Giron di Portico, comune Portico e San Benedetto.
- 1888 11 luglio: rimesso in casa [Ospedale degli Innocenti] da Lorenzo Vaggelli, dimorante in Firenze via San Niccolò 141, il quale asserisce di averlo ricondotto in Firenze per essere ammalato con lo scopo di farlo guarire o migliorare, per quindi restituirlo ai tenutarii.
- [1888] A dì 10 settembre: si consegnò alla Massimina detta Emilia, moglie di Agostino Ricci di San Romolo a Bivigliano, comune di Vaglia, contadini.
- N.B. Sono tornati nel popolo di Cercina, comune di Sesto.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1886 Z 8a p.1a , 1 gennaio1886 – 30 giugno 1886, 834, s.c., [numero d'ordine 262]
Note sulla vita militare
Giuliano Zafferi compare nell'elenco del comune di Sesto Fiorentino. Soldato nel 115° reggimento fanteria, Giuliano risultò disperso fin dal giorno 14 ottobre del 1916 sul medio Isonzo, mentre si trovavacoinvolto in azioni militari.
Basato su: Albo dei caduti della Grande Guerra; AOIF, Affari generali anno 1923 n. 415, dal n. 50 al n. 82, 1923, 6686, fasc. 60
Corrispondenza
Richiesta sussidi
Lettera del sindaco di Sesto Fiorentino al Commissario Direttore degli Innocenti
Il sindaco del comune di Sesto Fiorentino certifica che dal registro della popolazione mutabile, risulta che il gettatello Zafferi Giuliano d'ignoti, nato nello spedale di maternità in Firenze il 12 aprile 1886, è stato, fino dal suo divezzamento e cioè per oltre 26 anni, sempre presso la tenutaria, Massimina Emilia Finter vedova Ricci di anni 58, che le ha fatto da madre, tanto che il medesimo era divenuto il di lei sostegno, non avendo figli maschi. Il gettatello stesso trovasi attualmente alle armi come richiamato, nel 115° reggimento fanteria in zona di guerra. In fede (...) Sesto Fiorentino, 21 dicembre 1915 Gratis per uso militare. Il Sindaco,
Lettera del parroco di Cercina al Commisario Direttore degli Innocenti
Pieve di Cercina, a dì 27 gennaio 1916, (per uso ecclesiastico)
Io sottoscritto parroco di detta chiesa attesto come Emilia Massimina Finter (degli Innocenti), vedova di Agostino Ricci avendo preso sino dall'età di 2 anni il gettatello Giuliano Zafferi, nato il 12 aprile 1886, segnato Z n. 262, e consegnato alla medesima Emilia Massimina Ricci il dì 10 settembre 1888; è ora rimasta priva del suddetto giovane, essendo chiamato sotto le armi, mentre poteva proprio ora essere di sostegno alla suddetta vedova. Per questo si raccomanda tanto la suddetta vedova rimasta sola senza figli maschi per ottenere dalla Signoria Vostra Illustrissima un sussidio adeguato o per sé stessa oppure per il suddetto Giuliano Zafferi. In fede. Sacerdote Adolfo Nannini, parroco di Cercina.
Risposta del Commissario Direttore al parroco di Cercina
Li 28 gennaio 1916
In replica alla sua istanza a margine citata, sono dolente di dover Le significare che questo Spedale, che ha deliberato di provvedere, con qualche larghezza, alla sorte dei propri alunni chiamati sotto le armi che torneranno feriti o che si saranno in qualche modo distinti per atti di valore, non può in modo alcuno provvedere anche ai bisogni dei loro allevatori. Con ossequio. Il Commissario Direttore.
Trascrizione da: AOIF, Filza speciale guerra italo-austriaca. Affari per creature 1915. Provvedimenti a favore di nostri alunni chiamati alle armi e notizie circa i medesimi forniti dall'autorità militare. Dal n. 143 al n. 161, 1915, 2858, fasc. 159.
Lettera del sindaco di Sesto Fiorentino al Commissario Direttore
Illustrissimo Signor Direttore del Regio Spedale di Santa Maria degl'Innocenti Firenze,
Finter Massimina, vedova di Agostino Ricci domiciliata a Sesto Fiorentino via di Castiglioni n. 20, tenutaria fino dalla più tenera età del soldato Zafferi Giuliano di ignoti della classe 1886, appartenente al 115° reggimento fanteria dichiarato disperso il 10 ottobre 1916, domanda alla Signoria Vostra Illustrissima che gli sia concesso un sussidio in quanto la postulante aveva fatto assegnamento sull'aiuto materiale e morale del militare in parola considerandolo quale figlio. La medesima è priva di persone che possano provvedere al di lei mantenimento e l'unico che potesse aiutarla era il militare in parola. Nella fiducia di esser favorita ringrazia sentitamente. Sesto Fiorentino, 15 febbraio 1917. Croce <di> Finter Maria. Visto del sindaco, 15 febbraio 1917.
Lettera di risposta del Commissario Direttore al sindaco di Sesto Fiorentino
Li 14 aprile 1917
Prego la Signoria Vostra Illustrissima a voler significare con cortese sollecitudine a questo ufficio il preciso indirizzo di tal Massimina Finter, vedova di Agostino Ricci che a me resulterebbe costì dimorante in via Castiglioni n. 20, ma che la posta, replicatamente, ha dichiarato ivi irreperibile. Tale indicazione occorre al sottoscritto per far tenere alla Finter, a mezzo vaglia, un sussidio. Con ringraziamenti ed ossequio. Il facente funzioni di Commissario Direttore.
Cartolina della tenutaria Finter al Commissario Direttore degli Innocenti
Castello per Cercina, 30 aprile 1917
Illustrissimo Signore,
la sottoscritta ringrazia vivamente Vostra Signoria per averle inviato a mezzo di cartolina vaglia del tesoriere lire 20. Vecchia, malata in momenti così calamitosi quelle venti lire hanno reso meno triste la vita. Essa prega. La preghiera della sottoscritta, rivolta ai veri benefattori dell'umanità, porterà loro ogni bene, come a Vostra Signoria Illustrissima. Con tutto il rispetto, si segna umile serva di Vostra Signoria, Massimina Emilia Finter vedova Ricci.
Trascrizione da: AOIF, Affari per creature 1917 dal n. 45 al n. 120 , 1917, 2868, fasc. 54.