Pietro Ponti
print this pageAlla memoria dei due Pietro Ponti,
che vissero in silenzio
e condivisero la triste sorte
di essere stati figli di nessuno.
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Gli amministratori degli Innocenti, in sede di verifica, individuarono il nome di Pietro Ponti tra una rosa di nominativi inviati dal comune di Serravalle Pistoiese. Accanto al nome di Pietro apposero la lettera del registro d'ingresso, G, e il numero d'ordine, 428. Gli amministratori erano certi di aver trovato un altro innocentino da commemorare tanto che il suo nome si trova inciso sulla lapide. Non si accorsero, però, di essersi imbattuti in un caso di omonimia, perché il Ponti affidato alle cure dell'Ospedale, in realtà, era morto in fasce ancor prima di aver compito l'anno di vita. Il Pietro indicato dal comune di Serravalle è verosimilmente lo stesso che si trova citato nell'Albo d'Oro: era anch'esso un gettatello, nato il 13 dicembre 1895 a Sambuca Pistoiese. Non conosciamo la sua storia, sappiamo che divenne soldato nel 90° reggimento fanteria e che risultò disperso fin dal 23 maggio 1917, mentre si trovava in combattimento sul Carso.