Angelo Domiani
print this pageNato a Firenze il 6 genanio 1896 – Morto il 1° settembre 1916. Soldato di fanteria.
Note biografiche
A dì 10 gennaio 1896
Angelo Domiani Arturo, Giuseppe di genitori incogniti.
Venerdì a dì detto a ore 11,50 fu introdotto il sunnominato bambino da Annunziata Gianni, servente alla maternità, con l'atto di nascita dell'ufficio di stato civile del comune di Firenze dal quale appariva nato il 6 gennaio 1896 a ore 12,10 antimeridiane da donna incognita. Era stato battezzato al sacro fonte della chiesa di quell'ospizio. Recapito in filza 163.
- 1896 9 marzo: a balia a latte alla Francesca, moglie di Francesco Pennati del popolo di Pontenano, comune di Talla.
- [1896] 25 giugno: permutato con Filomena, moglie di Angiolo Tassini del popolo e comune suddetto. V. Affari per creature dell'anno 1896 inserto Permute.
- 1898 2 luglio: rimesso in casa [Ospedale degli Innocenti].
- [1898] 9 luglio: a balia a latte alla Famiglia, moglie di Angiolo Menicatti, popolo di Pulicciano, comune di Castelfranco di Sopra.
- N.B. Son tornati nel popolo di San Michele di Sotto, comune Castelfranco di sopra.
- 1917 24 ottobre: si fece fare il mandato alla ragioneria per il solito premio di £ 50 accordato dall'onorevole Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del dì 23 ottobre 1917. Recapito in filza Premi corrente anno sotto n. 37 lettera B.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1896 K 9a p. 1a dal n. 1 al n. 242, 1 gennaio 1896 – 30 aprile 1896, 861, s. c., [numero d'ordine 25]
Note sulla vita militare
Angelo Domiani compare nell'elenco del comune di Castelfranco di Sopra. Soldato nel 229° reggimento fanteria, Angelo morì il 1 settembre 1916 sul monte San Gabriele per ferite riportate in combattimento. Nell'Albo d'Oro è indicato come Damiani Angelo.
Basato su: Albo dei caduti della Grande Guerra; AOIF, Affari generali anno 1923 n. 415, dal n. 50 al n. 82 , 1923, 6686, fasc. 60
Corrispondenza
Lettera del tenutario al Commissario Direttore
Illustrissimo Signor Commissario dello Spedale degli Innocenti di Firenze,
Menicatti Angiolo fu Pietro, colono residente nel Comune di Castelfranco di Sopra, popolo di San Michele di Sotto, espone:
- che il medesimo è tenutario dell'esposto Damiano o Domiani Angiolo figlio di codesto Pio istituto nato in Firenze il 6 gennaio 1896, segnato di lettera K n. 25, tenendolo come proprio, avendolo preso sino dall'età di anni due.
- Che nel 1 dicembre 1915 partì per prestare il proprio aiuto alla patria come soldato nel 35° fanteria, 1ª compagnia, 229 fanteria zona di guerra dove il 1 settembre 1916 morì sul campo di battaglia per fatto di guerra.
- Che durante la permanenza del medesimo sotto le armi fece il suo meglio per sovvenirlo in quanto poteva occorrergli ed oggi si trova privo di un valido appoggio per la vecchiaia, essendo rimasto solo con la moglie di anni cinquanta ed una piccola bambina di nove.
In questo stato di cose ricorse nel 28 marzo 1917 con lettera raccomandata n. 75 dall'ufficio di Piandiscò (Arezzo) con istanza su competente carta da bollo al Ministero della guerra (uffici Riuniti Guerra Roma) per ottenere come tenutario un sussidio o indennità che lo ponga nelle condizioni di sopportare con maggior rassegnazione la sventura sofferta. La istanza medesima la corredava della situazione di famiglia, del certificato comprovante la convivenza in famiglia del rammentato esposto con l'esponente e la copia della partecipazione di morte. In questo stato pietoso di cose ricorre a codesto onorevole Pio Istituto, perché nel prendere in considerazione l'avanzata istanza voglia degnarsi venirli in aiuto con raccomandare al Ministero una tale pendenza, e se lo stesso non fosse di diritto, voglia codesta onorevole Amministrazione aiutare chi ha tenuto un figlio da piccolo come proprio sino al punto di guadagnarsi la vita. Con ossequi distinti, Castelfranco di Sopra (San Michele di Sotto), li 14 maggio 1917. Devotissimo Menicatti Angiolo
Risposta del Commissario Direttore al tenutario
Li 18 maggio 1917
La vostra istanza tendente a conseguire un sussidio in seguito alla dolorosa perdita del gettatello Angiolo Domiani, caduto in battaglia, sarà ben volentieri presa in considerazione se corredata, per le formalità d'uso, dell'attestato di morte del povero giovane. Il facente funzioni <di> Commissario Direttore.
[Il tenutario provvede a integrare il certificato richiesto per ottenere un sussidio]
Lettera del tenutario al Commissario Direttore
Spettabile amministrazione del Regio Spedale degl'Innocenti di Firenze,
Menicatti Angiolo del fu Pietro, colono residente nel comune di Castelfranco di Sopra, popolo di San Michele di sotto, tenutario dell'esposto Damiano o Domiani Angiolo figlio di codesto Pio istituto - nato in Firenze il 6 gennaio 1896. segnato di lettera K n. 25 -, doveva nel preditto mese di giugno ringraziare codesta onorevole amministrazione per averli elargito la somma di £ 20, dietro l'istanza avanzata con lettera raccomandata del 12 maggio 1917 n. 383; ma se lo scrivente non eseguì fu soltanto che dietro la parola sussidio credeva che fossero mensili. Passata ora l'epoca che avrebbe dovuto nuovamente riscuotere e non vedendo nulla in proposito, ripicchia di nuovo alla porta generosa di codesto Pio Istituto facendo conoscere che per la perdita del figlio tenuto come proprio, morto sul campo di battaglia per fatto di guerra è rimasto chi ricorre solo, con la moglie e una piccola bambina di nove anni a lavorare un mediocre podere. Chi scrive non crede con questa istanza di proporsi di fare il maestro a casa altrui, ma bensì fa conoscere che dopo avere tenuto tanto un figlio di codesto istituto a lui caro, ora morto per l'onore della Patria, debba avere una mite ricompensa non le sembra giusta ed in tal caso rivolge istanza perché, riconoscendo plausibili le dedotte ragioni, vogliono venirli in aiuto con un maggiore riconoscimento, considerando i sacrifici del ricorrente fatto. Nella certezza che Vostre Signorie Illustrissime vorranno prendere in considerazione la presente istanza, ringrazio dichiarandosi con ossequi distinto. Devotissimo. Menicatti Angiolo, Castelfranco, li 13 agosto 1917.
[Sul fascicolo viene annotato: Si guardi di accordargli il premio di £ 50]
Trascrizione da: AOIF, Affari per creature 1917 dal n. 45 al n. 120, 1917, 2868, fasc. 49