Claro Crasi
print this pageNato a Firenze il 25 gennaio 1895 – Morto il 7 novembre 1915. Soldato di fanteria.
Note biografiche
A dì 30 gennaio 1895
Claro Crasi, Aldo, Vasco di genitori incogniti
Mercoledì a dì detto a ore 12 fu introdotto il sunnominato bambino da Annunziata Filippini, servente alla maternità, con l'atto di nascita dell' uffizio di stato civile del comune di Firenze, dal quale appariva nato il 25 gennaio 1895 a ore 4 pomeridiane da donna incognita. Era stato battezzato al sacro fonte della chiesa di quell'ospizio. Recapito in filza 162.
- 1895 30 marzo: a balia a latte alla Elvira, moglie di Emilio Cristofani del popolo di Santa Maria in Cupercoli, comune di Civitella di Romagna.
- N.B. Sono tornati nel popolo di Squarzarolo.
- 1904 7 marzo: permutato con Giulia, moglie di Angiolo Piraccini popolo Montevecchio, comune Civitella di Romagna.
- 1905 24 aprile: si seppe che non fu mai permutato e si trova sempre con Elvira ed Emilio Cristofani popolo di Romagna (Vedi Affari per creature). Da una lettera del sindaco di Civitella di Romagna si ribadiva che il suddetto emigrò per il comune di Predappio insieme ai tenutari fino dal dì 30 novembre 1908. Vedi lettera in data 21 gennaio 1913.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1895 I 9a p. 1a dal n. 1 al n. 208, 1 gennaio 1895 – 30 aprile 1895, 858, s.c., [numero d'ordine 60]
Note sulla vita militare
Claro Crasi compare nell'elenco del comune di Civitella di Romagna. Soldato nel 12° reggimento fanteria, Claro morì il 7 novembre 1915 nell'ospedale della Croce Rossa britannica a seguito delle ferite riportate in combattimento.
Basato su: Albo dei caduti della Grande Guerra; AOIF, Affari generali anno 1923 n. 415, dal n. 50 al n. 82, 1923, 6686, fasc. 60
Corrispondenza
Lettera del tenutario al Commissario Direttore dell'Ospedale degli Innocenti
Illustrissimo Signor Direttore Esposti Firenze,
Il sottoscritto, residente in San Giovanni Lavazzarolo di Civitella, custode dell'esposto Claro Crasi segnato nel libro esposti n. 60 lettera I, fa noto alla Signoria Vostra Illustrissima come il povero Claro chiamato al servizio militare è rimasto vittima dell'arma nemica. In seguito a tale disgrazia il medesimo sottoscritto, non avendo ottenuto dal governo alcun compenso (perché il Crasi non era riconosciuto) per soperire alle spese incontrate nel fargli quei suffragi dovuti e di quanto egli ha fatto e speso mentre si trovava al servizio militare, fa umile supplica a cotesta Direzione affinché voglia compiacersi , in via di sussidio straordinario, di liquidargli quanto crederà conveniente, atteso il bisogno e la miserabilità del richiedente, il quale nel più bello in cui si aspettava dal Crasi un soglievo, questi per forza maggiore lo ha dovuto lasciate[sic] per sempre. Fiducioso di essere favorito anticipa vivi ringraziamenti. Della Signoria Vostra Illustrissima, umile servo. Emilio Cristofani. San Giovanni 4 novembre 1916.
Il Commissario Direttore risponde al tenutario
Li 6 novembre 1916
Le porgo vivissime condoglianze per l'immatura perdita del povero gettatello Claro Crasi, caduto in battaglia e per regolarità amministrativa, mi affretto a chiederle un'attestazione ufficiale rilasciata dal sindaco del suo comune che mi certifichi dell'avvenuto decesso e ciò allo scopo d'ottenerle l'invocato sussidio. Il Commissario Direttore.
[Fu elargito ai tenutari un sussidio di Lire 30]
Trascrizione da: AOIF, Filza speciale guerra italo-austriaca. Affari per creature 1916. Assistenza civile dal n. 91 al n. 134 , 1916, 2862, fasc. 104