Onofrio Casini
print this pageNato a Firenze il 15 luglio 1889 – Morto il 31 dicembre 1915. Soldato di fanteria.
Note biografiche
A dì 16 luglio 1889
Onofrio Casini (Orazio, Rodolfo) di genitori incogniti
Martedì a dì detto a ore 11 ½ antimeridiane fu introdotto il sunnominato bambino dalla levatrice Caterina Roberti, dimorante in Firenze in via Romana n. 15 - piano primo, che lo dichiarò nato lì 15 luglio '89 a ore 1 ½ pomeridiane da donna non unita in legittimo matrimonio. Si fece la denunzia all'ufizio di stato civile del comune di Firenze coi suddetti nomi e cognome ed era stato battezzato a San Giovanni coi detti nomi ed il casato Orazi. Recapiti in filza 156.
- 1889 19 luglio: a balia a latte all'Anna, moglie di Luigi Gherardelli del popolo di Santa Maria in Albero, comune Marradi.
- 1910 21 novembre: si fece il mandato di £ 50 per premio accordato dal Consiglio d' Amministrazione nell'adunanza del dì 17 corrente. Recapito in filza Premi V n. 24.
- Si seppe che era morto per ferite riportate in battaglia allo Spedale di Crema, gennaio 1916 anzi il 31 dicembre 1915.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1889 C 9a p. 2A, 230-458, 1 aprile 1889 – 31 agosto 1889, 841, s. c., [numero d'ordine 374]
Note sulla vita militare
Onofrio Casini compare nell'elenco del comune di Marradi. Soldato nel 69° reggimento fanteria, Onofrio morì il 31 dicembre 1915 nell'ospedale militare principale di Crema a seguito di ferite riportate in combattimento.
Basato su: Albo dei caduti della Grande Guerra; AOIF, Affari generali anno 1923 n. 415, dal n. 50 al n. 82, 1923, 6686, fasc. 60
corrispondenza
Richiesta di sussidi
Lettera del parroco di Cardeto al Commissario Direttore degli Innocenti
Illustrissimo Direttore dell'Ospedale degli Innocenti di Firenze
Si è presentata a me Fabbri Anna, vedova del fu Ghirardelli Luigi, di anni 62, la quale aveva un innocente che aveva allevato qual figlio, Onofrio Casini appartenente a cotesto Ospedale di anni 27, il quale richiamato nei militari per ferita riportata sul fronte di battaglia è ora morto all'ospedale di Crema, lasciando chi gli fece da madre nelle più squallida miseria, ed essa per mezzo mio si rivolge alla Signorìa Vostra Illustrissima affinché si degni accordarle un qualche sussidio in queste dolorose circostanze. La prego ad avere pietà di quella povera vedova, alla quale è venuto meno l'unico suo conforto ed aiuto. Accetti, Illustrissimo Signore, i miei ossequi rispettosi e cordiali, mentre godo professarmi della Signoria Vostra Illustrissima devotissimo servo. Don Michele Tagliaferri, parroco di Cardeto. Marradi 21 gennaio 1916.
Risposta del Commissario Direttore al parroco
Li 28 gennaio 1916
In replica alla sua istanza a margine citata, sono dolente di doverle significare che questo Spedale, che ha deliberato di provvedere con qualche larghezza alla sorte dei propri alunni chiamati sotto le armi che torneranno feriti o che si saranno distinti in qualche modo per atti di valore, non può in modo alcuno provvedere anche ai bisogni dei loro allevatori. Con ossequio. Il Commissario Direttore
Trascrizione da: AOIF, Filza speciale guerra italo-austriaca. Affari per creature 1916. Assistenza civile dal n. 91 al n. 134 , 1916, 2862, fasc. 95.