Renato Imitari
print this pageNato a Firenze il 3 maggio 1895 – Morto il 15 ottobre 1916. Caporale di fanteria.
Note biografiche
A dì 7 maggio1895
Renato Imitari di genitori incogniti, nato in via Alfani 53.
Martedì a dì detto a ore 20 ½ fu introdotto il sunnominato bambino dalla levatrice Luisa Masini, dimorante in Firenze via Alfani 53, la quale lo dichiarò nato il 3 maggio 1895 a ore 20 da donna non unita in legittimo matrimonio. Si fece battezzare al Sacro Fonte della chiesa di questo Spedale e si denunziò all'ufficio di stato civile del comune di Firenze. Recapito in filza 162.
- 1895 13 maggio: a balia a latte alla Ernesta, moglie di Leopoldo Passalacqua, popolo San Silvestro a Caiano, comune di Castel San Niccolò.
- 1897 5 giugno: rimesso in casa [Ospedale degli Innocenti].
- [1897] 21 giugno: consegnato a Anna, moglie di Pasquale Chelli, popolo di Galiga, comune di Pontassieve.
- 1923 6 luglio: si seppe che era morto a Monte Maio in combattimento il 15 ottobre 1916.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1895 I 9a p. 2a, 209-414, 1 maggio 1895 – 31 agosto 1895, 859, s.c., [numero d'ordine 226]
Note sulla vita militare
Imitari Renato compare nell'elenco del comune di Pontassieve. Caporale nell'85° reggimento fanteria, morì il 15 ottobre 1916 a monte Maio per ferite riportate in combattimento.
Basato su: Albo dei caduti della Grande Guerra; AOIF, Affari generali anno 1923 n. 415, dal n. 50 al n. 82 , 1923, 6686, fasc. 60
Corrispondenza
Richiesta sussidi
Lettera del parroco don Bruni al Commmissario Direttore degli Innocenti
Illustrissimo Signor Ispettore,
come combinammo verbalmente nella nostra conversazione del 1 giugno, le invio l'attestato di miserabilità del popolano Chelli Pasquale, qual tenutario del gettatello Renato Imitari, morto in guerra il 15.10.16. Creda, signor Ispettore, che il Chelli è povero perché è colono in montagna ove i poderi rendono un misero fruttato. Ha tenuto il gettatello dai due anni di età fino alla morte e quindi prego caldamente a contribuirgli un buon sussidio. Anzi, prego ad elargigli un discreto sussidio mensile almeno per la durata della guerra. Considero certamente che codesta rispettabile amministrazione dovrà pensare anche per i gettatelli che torneranno mutilati o feriti, ma voglio sperare che accetterà la mia preghiera, date le condizioni miserevoli del Chelli. Nella fiducia di essere esaudito, in attesa di un riscontro, con ossequio mi professo suo devotissimo. Sacerdote Giuseppe Bruni, parroco di San Piero a Strada e San Martino a Farneta, Pontassieve.
[Il parroco allega all'istanza il certificato di miserabilità dei tenutari e la dichiarazione della morte del soldato]
Certificato di miserabilità rilasciata dal parroco
Per uso di beneficenza,
A dì 12 giugno 1917
Io sottoscritto parroco di San Pietro a Strada e San Martino a Farneta (Pontassieve), incaricato del servizio del popolo di San Lorenzo a Galiga (Pontassieve) per essere in servizio militare il parroco di Galiga certifico che il popolano Chelli Pasquale trovasi in condizioni di miserabilità e meritevole di essere aiutato e soccorso nella misura più ampia che sia possibile da codesto Regio Spedale come tenutario del gettatello Renato Imitari, nato il 3 maggio 1895, segnato alla lettera I n. 226 e morto in guerra il 15 ottobre 1916. Come da allegato certificato del comitato civile di mobilitazione (Pontassieve). In Fede ecc. Sacerdote Giuseppe Bruni.
Trascrizione da: AOIF, Affari per creature 1917 dal n. 45 al n. 120 , 1917, 2868, fasc. 53