Ulisse Derbini
print this pageNato a Firenze il 29 luglio 1890 – Morto il 14 settembre 1918. Sergente di fanteria.
Note biografiche
A dì 29 luglio 1890
Ulisse Derbini di genitori incogniti
Martedì a dì detto a ore 9,10 pomeridiane fu introdotto il sunnominato bambino dalla levatrice Teodora Bandini, dimorante in Firenze in via Borgo Pinti n. 31, che lo dichiarò nato li 29 luglio 1890 a ore 12,10 pomeridiane da donna non unita in legittimo matrimonio. Si fece battezzare al sacro fonte della chiesa di questo Spedale col suddetto nome e cognome, coi quali fu denunziato all'uffizio di stato civile del comune di Firenze. Recapito in filza 157.
- 1890 2 agosto: a balia a latte alla Maria, moglie di Domenico Saraguni del popolo di San Martino in Villa, comune Santa Sofia.
- 1892 5 agosto: rimesso in casa [Ospedale degli Innocenti].
- [1892] 8 agosto: consegnato ad Assunta, moglie di Pietro Terzani, popolo di Corella, comune di Dicomano.
- N.B. Son tornati nel popolo di Castiglioni, comune di Pelago.
- N.B. Sono tornati nel comune a Bagno a Ripoli. Vedi lettera sindaco di Pelago riposta in filza Leva 1890.
- N.B. Sono tornati nel comune di Firenze. Vedi lettera del sindaco di Bagno a Ripoli in filza Leva 1890.
- 1923 31 luglio: si seppe che era morto a Merato (Como) per broncopolmonite il 14 settembre 1918. Decorato con medaglia di bronzo al valor militare.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1890 D 9a p. 2a dal n. 260 al n. 479, 1 maggio 1890 – 31 agosto 1890, 844, s. c. [numero d'ordine 422]
Note sulla vita militare
Ulisse Derbini compare nell'elenco del comune di Sesto Fiorentino. Sergente nel 10° reggimento fanteria con il numero di matricola 44766, Ulisse morì il 14 settembre 1918 a Merate (Como) per broncopolmonite. Fu decorato con medaglia di bronzo al valor militare per il seguente motivo:
Comandante di una grossa pattuglia incaricata di perlustrare un ricovero che si riteneva occupato dal nemico, [Ulisse eluse] la minacciosa vigilanza del nemico, con encomiabile sagacia, calma e coraggio, assolveva il compito volontariamente assuntosi e riportava in linea l'intera pattuglia col materiale recuperato. Carso (Quota 126) 1° aprile 1917. Risulta sepolto a Merate – cimitero comunale.
Basato su: Albo dei caduti della Grande Guerra; AOIF, Affari generali anno 1923 n. 415, dal n. 50 al n. 82, 1923, 6686, fasc. 60; Istituto Nastro Azzurro