Eraldo Galdini
print this pageNato a Dovadola il 3 aprile 1895 – Morto ad Asiago il 13 luglio 1916. Soldato di fanteria.
Note biografiche
A dì 24 aprile 1895
Eraldo Galdini di genitori incogniti
Mercoledì a dì detto fu registrata la presente partita riguardante il sunnominato bambino stato introdotto nello spedaletto di Modigliana il 3 aprile 1895 a ore 16 da Lodovico Naldi, incaricato dall'ufficiale di stato civile di Dovadola, con l'atto di nascita dell' ufficio di stato civile di Dovadola, dal quale appariva nato il 3 aprile 1895 a ore 3,30 da donna incognita. Era stato battezzato al sacro fonte della chiesa di Santo Stefano in San Bernardo di Modigliana col nome e cognome suddetto. Recapiti in filza 162.
- 1895 11 aprile: a balia a latte alla Rosa, moglie di Pietro Rebigiani del popolo di Santa Maria in Casale, comune di Modigliana.
- 1896 11 aprile: rimesso nello spedaletto di Modigliana e consegnato a Giuseppina, moglie di Antonio Rebediani del popolo di Pieve di Tho, comune di Brisighella.
- 1905 17 luglio: rimesso nello spedaletto (vedi carteggio col deputato di Modigliana)
- [1905] 7 agosto: inviato a questo Spedale.
- [1905] 26 agosto: consegnato a Rosa, moglie di Giuseppe Bianchi del popolo di San Giovanni decollato a Montemurlo, comune Montemurlo.
- 1910 2 agosto: rimesso in casa [Ospedale degli Innocenti] perché i tenutari son tornati a pigione.
- 1910 18 agosto: consegnato alla famiglia di Giuseppe Pieri, popolo di Vertine, comune Gaiole (coloni).
- 1911 24 novembre: permutato con la famiglia di Luigi Migliorini del popolo di Vertine, comune di Gaiole in Chianti (colono).
- 1923 4 luglio: si seppe che era morto in guerra decorato di medaglia d'argento e di medaglia di bronzo.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1895 I 9a p. 1a dal n. 1 al n. 208, 1 gennaio 1895 – 30 aprile 1895, 858, s.c. [numero d'ordine 201]
Note sulla vita militare
Eraldo Galdini compare nell'elenco del comune di Brisighella e in quello del comune di Dovadola. Soldato nel 214° reggimento fanteria, morì il 13 luglio 1916 sull'altopiano di Asiago. Fu decorato con medaglia d'argento e con medaglia di bronzo. La prima la ottenne perché durante un assalto, con esempio e con la parola, rincorava i compagni scossi per le forti perdite subite e li trascinava avanti (Monte Lemerle e Magnaboschi, 17 giugno 1916). La medaglia di bronzo gli fu concessa, perché durante il cambio ad un posto molto avanzato, per primo [Eraldo] usciva dalla trincea, sotto l'intenso fuoco della fuciliera nemica, trascinandosi dietro i propri compagni. Giunto sul posto, e sempre sotto l'infuriare del fuoco avversario, continuava ad animare i compagni, mirabile esempio di fermezza e valore, finché, colpito da una granata nemica, perdeva gloriosamente la vita (Monte Rasta, 13 luglio 1916).
Basato su: Albo dei caduti della Grande Guerra; AOIF, Affari generali anno 1923 n. 415, dal n. 50 al n. 82, 1923, 6686, fasc. 60; Istituto Nastro Azzurro