Anselmo Inessi
print this pageNato il 6 agosto 1895 . Sottobrigadiere di Finanza
Note biografiche
A dì 7 agosto 1895
Anselmo Inessi di genitori incogniti nato in Firenze , via Borgo Allegri 44.
Mercoledì a dì detto a ore 9.40 fu introdotto il sunnominato bambino dalla levatrice Regina Marchi, dimorante in Firenze via Ghibellina 27, la quale lo dichichiarò nato il 6 agosto 1895 a ore 20 da donna non unita in legittimo matrimonio. Si fece battezzare al sacro fonte della chiesa di questo Spedale e si denunziò all'ufficio di stato civile del comune di Firenze. Recapito in filza 162.
- 1895 16 agosto: a balia a latte alla Rosa, moglie di Amadio Ferrini del popolo di Fiumicello, comune di Premilcuore.
- 1897 16 agosto: rimesso in casa [Ospedale degli Innocenti].
- 1897 21 detto: consegnato alla Adelaide, moglie di Serafino Corti del popolo di San Lorenzo a Gabbiano, comune di San Piero a Sieve.
- 1898 14 gennaio: son tornati nel popolo di Cometole, comune di San Piero a Sieve.
- 1899 9 settembre: permutato con Emilia, moglie di Mariano Mariani popolo e comune San Piero a Sieve.
- 1913 23 aprile: permutato con Regina e Paolo Rosi, popolo di Quinto, comune di Sesto Fiorentino (coloni).
Trascrizione da: AOIF, Balie e Bambini 1895 I 9a p. 2A, 209-414, 1 maggio 1895 – 31 agosto 1895, 859, s.c., [ numero d'ordine 388]
Corrispondenza
Ricerca della madre
Lettera di Anselmo Inessi al Commissario Direttore degli Innocenti
16.7. 1918
Egregio Signor Ispettore
L'illusione mi ha condotto fino all'età di 23 anni senza aver avuto il piacere di riconsocere mia madre. Oggi la pazienza mi è del tutta scomparsa e ostinato di mettere magari il mondo sottosopra e venire a conoscenza di colei che mi ha messo al mondo e col cuore più duro di una pietra non mi è venuta ancora a rintracciare. Dunque, scelgo lei come mio tutore a volesene incaricare e darmi magari qualche schieramento riguardo le condizioni di colei che da molto tempo desidero conoscere. Non mai credere quanto sia dolore per un giovane, il quale si trova con tutta la volontà alla fronte a rivendicare i nostri fratelli, i quali gridano: vendetta. Sotto il fuoco del cannone. penso a mia madrea e dico: "Per difendere la Patria muoio volentieri, ma prima vorrei riconoscere colei che mi ha dato alla luce e nel medesimo tempo mia ha discacciato”. Quando stavo nel Carso, dove più si combatteva, i miei compagni facevano il cerchio al caporale o al caporal maggiore che distribuiva la posta e con piacere ricevevano la lettera dal fratello o dai propri genitori, i quali confortavano il proprio figlio. Io, che da molto tempo mi trovo affetto di malaria e molte volte mi è stato dato la convalescenza, e ho dovuto rimanere per mancanza di finanze e di tetto paterno. Mi faccia un gran piacere di potermi dare qualche schiarimento e come ripeto di farmi conoscere le condizioni di mia madre. La prego, quantunque, di volermi mandare il mio libretto personale e più la prego di volermi portare a conoscenza se mia madre avesse lasciato qualche scritto sul quale dichiarasse un giorno di riprendermi. Con stima la saluto. Anselmo Inessi. Perdoni il male scritto causa della febbre che mi ha confinato a letto. Grazie. P.S. Questa è la mia dirizione: Inissi Anselmo sottobrigadiere di Finanza, 11° battaglione, 34ª Compagnia (A.M.) Zona di guerra.
Lettera del Commissario Direttore ad Anselmo Inessi
Li 22 luglio 1918
Le invio il libretto personale e nello stesso tempo le partecipo di essere dolente di non poterle fornire nessuna indicazione circa la madre, perché questo spedale non ha mai avuto notizia della medesima, essendo ella stato dichiarato, all'atto della consegna a questo brefotrofio, figlio di genitori ignoti e tale sempre <è> rimasto come resulta anche dal suo libretto che le invio. Deve persuadersi che se fosse stato a cognizione di quest'Istituto il nome dei genitori sarebbero state fatte , per parte di quest'Amministrazione nel suo interesse, tutte le pratiche per rintracciarli. Il facente funzioni di Commissario Direttore.
Trascrizione da: AOIF, Affari per creature 1918 dal n. 44 al n. 60, 1915, 2872, fasc. 47