Spedaletti

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1. Spedale di Novoli prima del reasturo (Foto Certini)
1. Spedale di Novoli prima del reasturo (Foto Certini)

Asili per pellegrini e poveri, situati sulle strade di lunga percorrenza e nei crocevia importanti del contado. Ebbero col tempo anche l'onere di accogliere temporaneamente i bambini abbandonati. Gli spedaletti, o ospedaletti. del Mugello e  della Romagna Toscana (Forlì, Dovadola, Premilcuore, S. Piero in Bagno) avevano come struttura di riferimento gli Innocenti. Dopo le prime necessità, il neonato veniva affidato alle cure di una balia del posto o inviato al brefotrofio a Firenze. In ogni caso gli Innocenti registravano la partita (cioè le informazioni sul bambino) nei registri di Balie e Bambini. A Novoli di S. Piero a Sieve, su un rudere di una casa colonica, sono ancora visibili due finestre ferrate, una più grande dell'altra. Una scritta in latino sormonta quella più grande e ne spiega l'uso che ne veniva fatto nel passato: PATER MEUS ET MATER MEA/DERELINQUERUNT ME/DOMINUS AUTEM ASSUMPSIT ME. Queste finestre avevano la stessa funzione di quella che anche oggi è visibile sotto il loggiato esterno dell'Ospedale degli Innocenti; servivano cioè a introdurre i soli neonati interno dei ricoveri, mentre i bambini più grandicelli dovevano essere affidati ad altre strutture.