Alfredo Chiuri
print this pageNato il 19 giugno 1893 - Caporal maggiore.
Note biografiche
A dì 28 giugno 1893
Alfredo Chiuri (Mario Giulio) di genitori incogniti.
Mercoledì a dì detto a ore 6,35 pomeridiane fu introdotto il sunnominato bambino dalla levatrice Marianna Ciucchi, assistente alla maternità con l'atto di nascita dell'ufficio di stato civile del comune di Firenze, dal quale appariva nato il 19 giugno 1893 a ore 4.50 antimeridiane da donna incognita. Era stato battezzato al sacro Fonte di quell'ospizio. Recapito in filza 160.
- 1893 30 giugno: a balia a latte alla Teresa, moglie di Gabbriello C. Pollini, popolo di Santo Stefano a Lamporecchio, comune detto.
- 1910 22 marzo: permutato con Emilio Turchini e famiglia, coloni, dimoranti nel popolo di Monticelli, comune Firenze.
- 1911 18 aprile: permutato con la famiglia di Cesare Raddi del popolo di San Leonardo in Arcetri, comune Firenze, coloni.
- 1911 11 giugno: permutato con la famiglia Giocondo Bocciolini del popolo di San Vito, comune di Firenze, colono.
- N.B. E' tornato ad abitare con Egidio Barsi, dimorante a Firenze via del Boschetto n. 13.
Trascrizione da: AOIF, Balie e bambini 1893 G 9a p. 2a dal n. 243 al 429, (30 aprile 1893 – 31 agosto 1893), 853, s.c., [numero d'ordine 337]
Corrispondenza
Ricerca della madre
Lettera di Alfredo Chiuri al Commissario del 24 settembre 1915
Egregio signor Direttore,
Mi sottopongo a la sua signoria tanto gentile di portarmi a conoscenza dei miei genitori, perché essendo così abbandonato dalla mia nascita fino all'età di 22 anni mi consolerei almeno di rivedere anche la madre solamente se il padre non cè mezzi di rivederlo. Credo io che sarà una cosa un po' difficile in quanto a ritrovare i propri genitori di sangue; che quelli di latte mi vogliono sempre la medesima affezzione, ma però mi è venuto questa idea di vedere di chi son figlio, così se muoio in combattimento hò la felicità di avere baciato il sangue materno e nel medesimo tempo morirò più volentieri per la grandezza della patria, e perciò mi ritengo come sicuro che lei gentilmente si prenderà lincarico sacro di questo mio desiderio insuperabile. In quanto alla ricerca delle mie traccie mi trovo a Tripoli, volontario di artiglieria Forte Fomaci; il mio nome Chiuri Alfredo coll'indirizzo sopraindicato puole eseguire pure la ricerca dico al sicuro che debba riuscire magnificamente. Peril presente mi trovo initalia ricoverato entro lo spedale militare Collegio Bianchi a Napoli per aver sofferto di oligoemia, ma ora sto magnificamente bene son giorno per giorno per uscire e in pochi giorni mi faranno partire per la Libia. Indirizzo per ricerca: Al soldato Chiuri Alfredo, Volontario d'Artiglieria Forte Fornaci, Tripoli. Lascio di scrivere, e lo saluto indistintamente Chiuri Alfredo.
Risposta del Commissario Direttore ad Alfredo
Lì 27 settembre 1915
Sono oltre modo dolente di non poterti fornire alcun indicazione circa i tuoi genitori in quanto che questo Spedale ignora assolutamente chi essi siano. Il Commissario Direttore.
Trascrizione da: AOIF, Filza speciale guerra italo-austriaca. Affari per creature 1915. Provvedimenti a favore dei figli dei richiamati, dei profughi, etc. Ammissioni di creature, somministrazione di latte sterilizzato dal n. 162 al n. 166, 1915, 2859, fasc. 157.
Lettera di Alfredo Chiuri al Commissario-Direttore
Zuara 22.5.1918
Egregio signor Direttore
certamente mi dirrà che son troppo noioso, ma in ogni modo cerco da lei un pochina di pazienza. Ben sa che mi trovo privo dal conoscere i miei genitori; ed alla lettera che gli mandai l'anno scorso mi rispose che ignorava assolutamente chi essi fossero. Mi occorre che sia tanto gentile di osservare per meglio questi misteri. Creda signor direttore che in questo stato non posso più vivere e solo l'apparizione dei miei genitori mi renderebbe felice. Solo lei, signore, può calcolare in che tenebrose pene vive lo scrivente. Nel penare che io mi trovo al mondo e non acconoscenza di coloro che mi diedero alla luce, mi dimentico molte volrte dell'amor proprio. Si, solo lei può scoprire e vedere come mi trovo in questo mondo. Spero a tutto che gli domando perché so ben da parte sicura che lei è un gentilissimo signore e sarà rispettato da tutti. A me poco min porta se la mia famiglia è povera, basta che possa sapere almeno chi essi siano. In una delle notti di aprile ò sognato che mia madre vieve ancora e sempre residente a Firenze; e quindi spero che questo sogno venga realizzato. Qua in Affrica mi son potuto fare un pochino di risparmio oltra a quello che lasciai a Firenze quando venni a fare il militare. In quanto alla stagione mi fa un pochettino caldo ma si può comportare. Dunque, la prego di metter prima che sia possibile i piani in esecuzione così poi mi favorirà di quelli, il risultato. Agisca con pazienza e mi perdoni di tutto questo disturbo. Tanti ringraziamenti sempre suo servo.
Caporale maggiore Chiuri Alfredo
Il mio indirizzo Caporale Maggiore Chiuri Alfredo
40ma Batt. Da Montagna
Zuara Marina Tripolitana
Faccia felice un'anima che gieme, mille auguri e tante grazie.
Risposta del Commissario Direttore al soldato Alfredo Chiuri
Lì 18 giugno 1918
In risposta alla tua lettera del 22 maggio ultimo scorso non posso che confermare quanto ti significava nell'altra mia dell'anno passato, aggiungendo soltanto che se era a cognizione di questo Spedale il nome dei tuoi genitori sarebbero state fatte, nel tuo interesse, tutte le pratiche per rintracciarli. Il facente funzioni Commissario Direttore
Trascrizione da: AOIF, Affari per creature 1918 dal n. 44 al n. 60, 1918, 2872, fasc. 47